Risparmiare sulla benzina: come spendere meno facendo il pieno

Al momento l’Italia è uno dei paesi europei in cui il carburante (sia benzina che diesel) è venduto al prezzo più elevato. Un bel problema per i consumatori, che devono imparare a economizzare il più possibile sia nella guida che al momento del rifornimento, scegliendo i distributori che propongono il prezzo più concorrenziale. Ecco alcuni suggerimenti per ridurre al massimo gli sprechi di carburante e per approvvigionarsi al costo più basso.

Quando un distributore dà la possibilità di scegliere tra le pompe servite e quelle fai da te, conviene sempre scegliere queste ultime, perché il prezzo di vendita è sensibilmente più ridotto. È un po’ più scomodo, ma alla lunga la fatica è ripagata in termini economici. Inoltre fare una mappatura dei benzinai della propria zona identificando quelli che normalmente vendono a un prezzo più ridotto aiuta a rifornirsi sempre con la migliore convenienza.

Un risparmio di circa il 30% del consumo si ottiene mantenendo la velocità della vettura a un regime intorno ai 2/3 di quella massima raggiungibile (ovviamente nel rispetto dei limiti consentiti...).

Ogni auto ha un regime di giri ottimale per l’economia d’esercizio a velocità costante, normalmente settato tra i 90 e i 130 Km/h. Procedere a questa velocità significa risparmiare considerevolmente. Se poi l’auto non è a pieno carico e non presenta portabagagli esterni che riducono in modo consistente l’aerodinamica, il risparmio è ancora più accentuato.

L’andatura deve essere mantenuta quanto più possibile regolare, senza accelerazioni e decelerazioni brusche che fanno bruciare carburante senza un reale rendimento. Chi guida a strappi consuma almeno un 10% in più.

Il condizionatore d’aria succhia una quantità di energia non indifferente (fino al 10% del carburante impiegato su una tratta). Conviene allora usarlo con parsimonia ed evitare di tenerlo sempre inserito o sempre al massimo livello. Se poi si devono fare tratte molto brevi, non conviene assolutamente accenderlo, perché il tempo di raffreddamento dell’auto mediamente non è mai inferiore ai 5-10 minuti e quindi per percorsi a tempo limitato sarebbe uno spreco inutile. L’uso del ricircolo dell’aria rinfrescata aiuta a economizzare i costi d’esercizio del compressore del clima, ma a lungo andare l’aria diventa scadente, quindi periodicamente bisogna comunque intervallarlo con l’immissione di aria nuova dall’esterno.

La pressione dei pneumatici va tenuta sempre al valore ottimale: pneumatici sgonfi aumentano l’attrito peggiorando le prestazioni e elevando i consumi in modo marcato.

Infine nelle attese lunghe – per esempio nelle code chilometriche lentissime – conviene sempre spegnere il motore (cosa da fare sempre quando si è in ambienti chiusi o in galleria). Questa accortezza fa risparmiare fino al 10% dei consumi.

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2 Commenti

  •  
    chiara
    15/01/2012 alle 18:57:57

    Viaggiare in auto sta diventando un lusso. Per ridurre i costi dobbiamo diffondere l?ÇÖuso del carpooling come nel resto d?ÇÖEuropa. Carpooling significa condividere l?ÇÖauto, in pratica dare un passaggio in cambio di un contributo spese. Provate a iscrivervi su questo sito: www.avacar.it Si viaggia insieme, si condivide il proprio passaggio in auto e si dividono le spese di viaggio (es. benzina, parcheggi e pedaggi). Io lo uso e mi trovo benissimo!!!

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T5 = 1.562,5000
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