Guidare in stato di ebbrezza diventa reato esteso anche ai ciclisti che, secondo la nuova sentenza della Corte di Cassazione, possono essere pericolo sicurezza stradale. Il reato di guida in stato di ebbrezza, dunque, si applica anche se una persona brilla si mette alla guida di una due ruote a pedali, non solo quindi agli autoveicoli e ai motocicli. Come si legge sul portale ‘La legge per tutti’, ‘La volante della Polizia può fermare il ciclista così come l'automobilista e fare la prova del palloncino ad entrambi, con le stesse tecniche e le stesse garanzie, come assistenza di un avvocato.
Se anche per i ciclisti l'etilometro dà esito positivo, scatterebbe la sanzione amministrativa o il penale (a seconda della gravità) per chi, alticcio, ha premuto sui pedali. Secondo i giudici, è evidente la capacità anche di una bicicletta in condizioni di ebbrezza alcolica a interferire con il regolare e sicuro andamento della circolazione stradale, con la conseguente creazione di un obiettivo e concreto pericolo per la sicurezza e l'integrità del pubblico degli utenti della strada.
Certo è minimo il problema che un ciclista sulle due ruote ubriaco può provocare, ma comunque si rischia danni a cose o a persone. E così da oggi anche i ciclisti in sella alle loro bici se con un bicchiere di vino in più alla guida potranno essere sanzionati.