• Domenica 28 Giugno 2009 alle 8:59
Nuovi biocarburanti ricavati da bioetanolo da cellulosa. Come si ottengono. Le novit?á Shell

La novità viene dai distributori Shell di Ottawa, dove è possibile acquistare una benzina contenente il 10% di etanolo ricavato dalla lavorazione di residui vegetali grezzi come la paglia, ricchi di cellulosa, ma privi di alcun valore alimentare. Ciò significa che le biomasse sono ridotte in frammenti, disidratate e riscaldate velocemente: così si rompono i legami molecolari e si forma un olio che, raffinato, diventa etanolo, in pratica un carburante a tutti gli effetti.

Si tratta di nuovi biocarburanti risultati di una ricerca che consentono di ridurre, rispetto all’etanolo ricavato dal mais, le emissioni di CO2 nell’intero ciclo produttivo del 90%.  Tuttavia, produrre biocarburanti, comunque, costa molto, basti pensare che il biodiesel generato dalle alghe, per esempio, diventa competitivo con il tradizionale gasolio solo se il prezzo del barile arriva a 800 dollari (oggi è a 70 dollari).

Il biocarburante è prodotto localmente dalla Iogen Energy Corporation, utilizzando avanzati processi di conversione. Iogen e Shell sono partner nello stabilimento, che ora produce 40.000 litri di carburante al mese.

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