Il blocco del traffico di Milano, eredità della gestione comunale dell'ex sindaco di centrodestra Letizia Moratti, è stato accolta con scetticismo e da parecchie critiche sia dai suoi detrattori che dai cittadini stessi.

Un blocco del traffico reso necessario in seguito alla rilevazione dell'abbondanza di polveri sottili nell'atmosfera, che secondo gli esperti hanno superato il livello di guardi a tal punto da rendere necessario un provvedimento estremo come quello di vietare il transito dei veicoli non autorizzati.

Un divieto che nell'immediato, come d'altra pare si sa benissimo, non comporta un calo effettivo dell'inquinamento atmosferico. I risultati si possono vedere solo nel lungo periodo e andrebbero raggiunti con iniziative continue che certo in una città come Milano diventano una vera e propria arma a doppio taglio in grado di paralizzare la vita di milioni di persone che nel weekend certo hanno comunque spesso bisogno di spostarsi non solo con i mezzi pubblici.

Nel frattempo però i risultati già tangibili sono quelli economici, con un bel rinpinguamento delle casse comunali che hanno potuto beneficiare di coloro i quali hanno disatteso il blocco prendendo comunque la macchina e andando incontro a inevitabili contravvenzioni degli inflessibili agenti del traffico.

Secondo le prime stime la Polizia locale ha effettuato 1.198 controlli ed elevato 882 verbali da 155 euro l'uno. Nemmeno troppi se si considera che comunque parliamo di un centro ad alta intensità di traffico. Vedremo se l'iniziativa avrà seguito e se anche nelle prossime settimane si procederà ad altrettanti stop per la felicità degli automobilisti.

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