Scaduto il 15 aprile l'obbligo di circolare con pneumatici invernali o catene a bordo per adeguamento alle ordinanze che regolano la circolazione con dotazioni invernali in vigore ogni anno dal 15 novembre al 15 aprile, in tutta Italia salvo estensioni o riduzioni del periodo di vigenza. Nell’arco i questo periodo, infatti, è obbligatorio circolare con pneumatici invernali marcati, anche con codici di velocità inferiori rispetto a quelli riportati in carta di circolazione, fino a 160 km/h.
Chi ha montato questi pneumatici ha un mese, prima e dopo la vigenza delle ordinanze, per effettuare il rimontaggio dei pneumatici di tipo estivo. A partire dal 16 maggio, dunque, e fino al prossimo 14 ottobre, non è consentita la circolazione con pneumatici di tipo M+S con codici di velocità inferiori a quelli riportati in carta di circolazione. Chiunque non rispetti quanto previsto potrà essere soggetto, in caso di controlli, a sanzioni pecuniarie, ritiro della carta di circolazione e invio in revisione del veicolo.
Le differenze fondamentali tra pneumatici estivi e pneumatici invernali sono sostanzialmente la struttura, la mescola di gomma e il profilo del battistrada. Gli pneumatici invernali, infatti, contengono una quantità maggiore di gomma naturale che li mantiene duttili anche con temperature fredde e più gli pneumatici sono morbidi, più riescono a far presa sul manto stradale, aumentando aderenza e controllo alla guida. A differenza degli pneumatici estivi, che si irrigidiscono col freddo, quelli invernali hanno la resa migliore con temperature al di sotto dei 7°C.
Gli pneumatici invernali presentano poi un profilo con migliaia di scanalature molto sottili (i cosiddetti sipes) nei blocchi del battistrada, applicate per garantire il drenaggio dell’acqua e prevenire il rischio di aquaplaning, garantendo un’aderenza ottimale al manto stradale e fornendo al veicolo maggiore trazione per procedere su fondi nevosi o ghiacciati.