Chi dirige un’azienda troverà estremamente interessante sapere che, per effetto dell’adeguamento corretto alla normativa europea riguardante i limiti imposti in Italia sulla detraibilità IVA relativa ai mezzi di trasporto, sono saliti i limiti di detraibilità delle aziende negli acquisti di vetture aziendali.
Su questa linea il governo italiano ha approvato un emendamento al disegno di legge sull’IVA che prevede la detraibilità delle auto aziendali al 40% del costo del veicolo per aziende e professionisti con un tetto massimo di 18.076 euro per calcolare ammortamenti e leasing.
Le auto aziendali concesse ai dipendenti potranno invece essere detratte al 90% senza limiti di costo e con rientro al 30% della tabella ACI del valore da includere in busta paga. Proprio le tabelle ACI sono il riferimento per il calcolo del fringe-benefit, ossia del bonus retributivo che in questo caso consiste nella concessione in uso ai dipendenti di veicoli aziendali destinati ad uso promiscuo per esigenze di lavoro e per esigenze private.
Per noleggiatori e autoscuole la deduzione rimane al 100%, mentre per agenti di commercio e rappresentanti il vincolo di detraibilità sarà al 40% in riferimento alle auto ad uso esclusivamente aziendale o professionale, sempre con il limite del costo fissato a 18.076 euro, superando il quale l’ammortamento sarà dedotto soltanto per 1.808 euro all’anno.
Inoltre, per gli ammortamenti la detraibilità del 40% (o 90% per auto destinate all’uso dei dipendenti) riguarderà anche le auto acquistate prima del 2007.
Da notare che se l’emendamento verrà approvato, le modifiche di detraibilità entreranno in vigore già nel periodo di imposta in corso.
Vittorio
23/02/2013 alle 8:39:48articolo tutto sbagliato e privo di data