Il reato di omicidio stradale riceve finalmente il via libera dal Senato: il testo è diventato dunque legge, con somma soddisfazione del premier Renzi che, ormai come consuetudine, al termine delle votazioni ha postato su Twitter 'Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L'omicidio stradale è legge #finalmente. E' stata dura ma questa legge è realtà'. La nuova legge prevede pene più severe e raddoppiati i tempi di prescrizione. Confermata la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) in caso di morte causata violando il codice della strada; ma sarà prevista la reclusione da 8 a 12 anni per chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe; prevista la reclusione da 5 a 10 anni per chi guida e uccide e ha un tasso alcolemico superi 0,8 g/l o abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosità, come eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio.
La pena sale ancora se si causa la morte di più persone e in quel caso la reclusione prevista arriva fino a 18 anni. Pene più aspre anche per chi causa lesioni: se, infatti, chi guida è ubriaco o drogato rischia da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime; se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l'incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.
In caso di fuga del conducente, la pena passa da un terzo a due terzi e non sarà comunque inferiore a 5 anni per l'omicidio e a 3 anni per le lesioni. Se si causano incidenti con morti o lesioni, la patente sarà automaticamente revocata e potrà essere conseguita nuovamente solo dopo 15 anni, in caso di omicidio, o 5 anni in caso di lesioni. Il tempo sale a 30 anni se il conducente che ha provocato l’omicidio fugge.
Video: Omicidio stradale