Senza incentivi si rischia il dramma. Il mercato dell'auto in Italia è sull'orlo di un'altra crisi. Nonostante il buon risultato delle immatricolazioni di gennaio che hanno registrato una forte crescita delle immatricolazioni, frutto del consistente portafoglio ordini di vetture a basso impatto ambientale accumulato negli scorsi mesi per effetto della scadenza degli eco-incentivi 2009, il livello dei contratti registrato dai concessionari a gennaio ha subito una brusca contrazione e in alcune zone un vero e proprio stop.
A comunicarlo è Filippo Pavan Bernacchi, neo presidente di Federaicpa, l'associazione del settore delle concessionarie auto operanti in Italia. Secondo Bernacchi, gli incentivi auto 2010 sarebbero sostegno indispensabile per accompagnare l'intero settore fuori dalla crisi". Tuttavia, per favorire una ripresa di lungo periodo del settore automobilistico è “indispensabile rivedere anche la fiscalità del comparto, in particolar modo quella sulle auto aziendali, l'applicazione dell'Iva sulle auto con detrazione 40%, l'eliminazione dell'Irap e l'aumento o l'eliminazione del tetto di deduzione degli interessi passivi”.
Il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo in merito alla questione dello stabilimento Fiat di Termini Imprese, ha anche parlato degli incentivi e ha detto: “Il governo vuole accompagnare il percorso degli incentivi con il contributo delle forze sociali per tornare presto alle condizioni di mercato”.