Volvo ha svelato a Stoccolma la nuova generazione del suv XC90, di cui entro il 2020 dovrebbero essere vendute 800.000 unità. La Casa automobilistica ci ha messo tre anni per sviluppare questo suv di gamma alta che segna il distacco dalla Ford considerando che non impiega alcuna parte meccanica o elemento condiviso con il costruttore americano.
Sul nuovo suv debutta la nuova Scalable Product Architecture SPA) che servirà per tutti i futuri modelli Volvo ad esclusione di quelli subcompatti che, come specifica Automotive News Europe, saranno realizzati partendo da piattaforme di origine Geely. L'inedita architettura SPA ha permesso ai progettisti Volvo di realizzare un suv meno imponente ma al tempo stesso più spazioso all'interno. Il nuovo XC90 risulta anche più leggero e capace di consumi inferiori grazie anche all’impiego dell'ultima generazione di propulsori.
Debutta poi una plancia quasi senza comandi, sostituiti da una coppia di monitori e da pulsanti sulle razze del volante. I tecnici Volvo parlano del ‘più avanzato hardware e software per la gestione dello schermo touch’. L’interfaccia utente è del tipo a fogli flessibili e per visualizzare le informazioni basta ingrandire la pagina desiderata, mentre gli altri fogli si rimpiccioliscono, pur rimanendo visibili ed accessibili. E’ stata inoltre ottimizzata la tecnologia cloud (fornita da Ericsson) e il sistema di navigazione satellitare HERE.
Video: Volvo XC90