Le assicurazioni sono sempre un tema scottante: ma questa volta non parliamo di tariffe alte per gli automobilisti, quanto piuttosto della polemica che sta mettendo in questi giorni medici contro assicurazioni per i rimborsi Rca dovuti a lesioni lievi. Parliamo di quelle con percentuale d’invalidità da uno a nove punti percentuali.
Da dove nasce la polemica? Nasce tutto da una norma, nello specifico l’articolo 32 della Legge liberalizzazioni del 24 marzo 2012 che recita: “In ogni caso, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico-strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente".
Inevitabili le polemiche, soprattutto quelle da parte dell'Associazione familiari vittime della strada, e il consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi. Le loro rimostranze nascono dal fatto che con questo modo di regolamentare la questione, va a finire che i danneggiati meno abbienti non potranno sostenere gli oneri di costosi accertamenti strumentali.
Non solo: scende in campo anche la Federazione nazionale degli ordini dei medici che sostiene: “È inaccettabile ogni interpretazione della norma di Legge che interferisca nel merito della indagine medico-legale". Secondo gli stessi viene respinta “un'invasione dello spazio di autonomia dei medici”.
Secondo i medici loro sono una categoria che "non deve aderire ad alcuna indicazione limitativa della propria competenza di valutazione, della libertà di scienza e coscienza, nel rispetto della propria dignità di professionisti". Insomma lo scopo è quello di “rispettare il codice deontologico che impone di rifuggire da indebite suggestioni di ordine extra tecnico".
Assicurazioni Rc auto: novit?á