Se in autostrada si viaggia a 178 Km/h effettivi, circa 190 Km/h di tachimetro, si ha la certezza di avere al massimo una sanzione di 148 euro e solo 5 punti decurtati dalla patente. Mentre se invece si va a 147 effettivi (155 di tachimetro) la sanzione diventa di 36 euro e non c'è nessuna sottrazione di punti. Se, infine, ci si limita ad andare a 136 Km/h effettivi (un soffio oltre i 140 di tachimetro), si ha la certezza di passarla liscia. Questi sono soli alcuni degli esempi mostrati per far capire come effettivamente il funzionamento degli autovelox sia diverso da come dovrebbe.
Si riscontra che i tachimetri mostrano sempre velocità superiori quelle in realtà raggiunte dagli automobilisti alla guida. Questo, certo, per ovviare ai tanti problemi di sicurezza sulla strada, ma il problema vero nasce quando per la legge le velocità reali, cioè quelle accertate dalle forze dell’ordine competenti tramite l’utilizzo di nuovi tutor, autovelox e radar, devono esser poi diminuite del 5 per cento. E le multe arrivano, a coloro che infrangono i limiti, già ‘scontate’.
Ma la ‘debolezza Italia’ raggiunge anche casi clamorosi: chi si lancia a 200 Km/h effettivi in autostrada (oltre 210 di tachimetro) invece di finire dritto in galera come avviene negli Stati Uniti se la cava con una multa di 370 euro. E solo se dichiara chi c'era al volante, caso che non si verifica quasi mai, subisce la decurtazione di 10 punti dalla patente, la sospensione del permesso di guida da 1 a 3 mesi e il provvedimento di inibizione alla guida del veicolo, in una determinata fascia oraria per i tre mesi successivi alla restituzione della patente di guida. Inoltre, se il titolare di patente commette un’ ulteriore violazione nel corso del biennio, la sospensione della patente è da 8 a 18 mesi. Una severità che potremmo definire solo teorica, aggirabile facilmente con il pagamento di qualche centinaia di euro.
Secondo uno studio condotta dall’Asaps, organismo della Polizia Stradale, nel 2007 la sola Polizia Stradale ha rilevato 2.527.110 infrazioni al codice, il 7,3% in più rispetto al 2006, ritirato 76.392 patenti (+8%) e cancellato 3.370.539 punti (+22,8%). E così il tanto amato popolo di santi, navigatori e poeti, si trasforma in popolo ‘fuorilegge’ e incosciente al volante.
Video: Velocit??? in autostrada
Video: Autovelox della Stradale
Video: Zelig 2007-Giole Dix sugli autovelox
Video: Servizio de Le Iene sulle autostrade
11 COMMENTI
TheQ.
14/11/2015 alle 10:27:36Con tutto rispetto, ma nei tratti serviti da tutor, vedo una scarsissima presenza di cartelli indicanti il limite di velocità, che dovrebbe essere ripetuto in ogni sezione di rilievo delle infrazioni (così come per ogni autovelox, ampiamente visibile). Inoltre per chi percorre 50, 100, 200 km sotto tutor, la presenza del rilievo della velocità media è insignificante. Per chi percorre 600-1000 km sotto tutor, oltre a dover prestare attenzione al comportamento dei veicoli che lo circondano in autostrada, deve prestare attenzione al tachimetro, che fornisce una velocità istantanea e non media. Ciò implica che il guidatore deve continuamente buttare l'occhio sul tachimetro, dedicando molto meno attenzione alla strada. Se su 1000 km percorsi, un 10%-30% del tempo lo passo a guardare il tachimetro per esser certo di tenere istantaneamente km x km 110 (con pioggia), 120 o 130 km/h, 100-300 km li percorro senza guardare la strada. Questo è sicuro?! non credo proprio!!! In compenso il doppio lavoro di concentrazione, su veicoli che ti affiancano o sul tachimetro, stanca anche il doppio i conducenti che fanno grandi percorrenz.- Io per esempio in 2 mesi ho fatto 5000 km ed a fine viaggio ero distrutto proprio a causa del fatto che il tachimetro mi indica la velocità istantanea e non media, e mi costringe ad uno sforzo notevole badare costantemente alla velocità istantanea in decine di occasioni per singolo tratto di rilievo della velocità media del tutor. Molta più sicurezza la si otterrebbe imponendo sistemi frenanti efficienti su tutti i veicoli per legge (e tarare i limiti di velocità sui sistemi frenanti, quando ora sono tarati sulle ipotesi di frenata dei veicoli con tecnologia anni '80), comunicare costantemente i limiti di velocità ai navigatori satellitari che indicano la velocità di percorrenza con segnali sonori (!!!) od in ogni punto di geolocalizzazione senza necessità di percorrere decine di km per vedere un cartello stradale (rischiando così di prendere una multa per velocità media, dato che il tachimetro indica solo la velocità istantanea e non quella media), dovendo poi fare la media fra quanto percorso ad una velocità e quanto resta da percorrere ad altra velocità fino alla sezione del rilievo tutor. La differenza è notevole nello stress creato al conducente, uno dei principali fattori di incidente che solo in certe occasioni è dovuto alla velocità, mentre nella maggior parte dei casi è dovuto alla concentrazione del conducente. Quindi se un sistema di rilievo concorre ad indurre fattori di insicurezza nel tratto stradale, riducendo dei fattori di insicurezza, ma aumentando il rischio di altri, come dovrebbe essere considerato? Secondo il diritto penale magari dovrebbe essere considerato un concorso di colpa nella generazione degli incidenti. Alle statistiche di dimezzamento degli incidenti (avendone rischiati 2, causa 2 camion e non per velocità eccessive, ma per manovre avulse di camion con autisti evidentemente stressati dai ritmi di lavoro a loro imposti dai committenti) credo tanto quanto i dati di ripresa del PIL in Italia, dopo che hanno modificato il calcolo del PIL inserendovi dentro prostituzione e corruzione.
TheQ.
14/11/2015 alle 10:26:59Con tutto rispetto, ma nei tratti serviti da tutor, vedo una scarsissima presenza di cartelli indicanti il limite di velocità, che dovrebbe essere ripetuto in ogni sezione di rilievo delle infrazioni (così come per ogni autovelox, ampiamente visibile). Inoltre per chi percorre 50, 100, 200 km sotto tutor, la presenza del rilievo della velocità media è insignificante. Per chi percorre 600-1000 km sotto tutor, oltre a dover prestare attenzione al comportamento dei veicoli che lo circondano in autostrada, deve prestare attenzione al tachimetro, che fornisce una velocità istantanea e non media. Ciò implica che il guidatore deve continuamente buttare l'occhio sul tachimetro, dedicando molto meno attenzione alla strada. Se su 1000 km percorsi, un 10%-30% del tempo lo passo a guardare il tachimetro per esser certo di tenere istantaneamente km x km 110 (con pioggia), 120 o 130 km/h, 100-300 km li percorro senza guardare la strada. Questo è sicuro?! non credo proprio!!! In compenso il doppio lavoro di concentrazione, su veicoli che ti affiancano o sul tachimetro, stanca anche il doppio i conducenti che fanno grandi percorrenz.- Io per esempio in 2 mesi ho fatto 5000 km ed a fine viaggio ero distrutto proprio a causa del fatto che il tachimetro mi indica la velocità istantanea e non media, e mi costringe ad uno sforzo notevole badare costantemente alla velocità istantanea in decine di occasioni per singolo tratto di rilievo della velocità media del tutor. Molta più sicurezza la si otterrebbe imponendo sistemi frenanti efficienti su tutti i veicoli per legge (e tarare i limiti di velocità sui sistemi frenanti, quando ora sono tarati sulle ipotesi di frenata dei veicoli con tecnologia anni '80), comunicare costantemente i limiti di velocità ai navigatori satellitari che indicano la velocità di percorrenza con segnali sonori (!!!) od in ogni punto di geolocalizzazione senza necessità di percorrere decine di km per vedere un cartello stradale (rischiando così di prendere una multa per velocità media, dato che il tachimetro indica solo la velocità istantanea e non quella media), dovendo poi fare la media fra quanto percorso ad una velocità e quanto resta da percorrere ad altra velocità fino alla sezione del rilievo tutor. La differenza è notevole nello stress creato al conducente, uno dei principali fattori di incidente che solo in certe occasioni è dovuto alla velocità, mentre nella maggior parte dei casi è dovuto alla concentrazione del conducente. Quindi se un sistema di rilievo concorre ad indurre fattori di insicurezza nel tratto stradale, riducendo dei fattori di insicurezza, ma aumentando il rischio di altri, come dovrebbe essere considerato? Secondo il diritto penale magari dovrebbe essere considerato un concorso di colpa nella generazione degli incidenti. Alle statistiche di dimezzamento degli incidenti (avendone rischiati 2, causa 2 camion e non per velocità eccessive, ma per manovre avulse di camion con autisti evidentemente stressati dai ritmi di lavoro a loro imposti dai committenti) credo tanto quanto i dati di ripresa del PIL in Italia, dopo che hanno modificato il calcolo del PIL inserendovi dentro prostituzione e corruzione.
Giacomo
21/01/2012 alle 1:11:23"Chi si lancia a 200 all'ora?" Esimio autore dell'articolo, premetto che sono finito in questo sito per caso, ma scusami non è che se una persona che va a 200 all'ora in una STRADA A SCORRIMENTO VELOCE come un autostrada debba essere per forza un pazzo. Se tirate fuori questioni di inquinamento, di consumo di carburante vi do pienamente ragione. Ma andare a 200 all'ora in certe occasioni non la vedo una cosa tragica, perché la gran parte di incidenti in autostrada non avviene a causa dell'alta velocità ma a causa di una distrazione o di un errore di valutazione. Ergo, se le cose si fanno con coerenza, rispettando le distanze di sicurezza (che diventano un po' impegnative in effetti), non vedo dove sia il problema. Distinti saluti. PS: il tutor è una vera merda! Potrà avere salvato tante vite, ma se hai la targa RSM fai i 200 e passa non ti arriva niente. Hai la targa italiana, ti arrivano multe da 1000 euro, con ritiro della patente, come se fossi un incivile. Morale mi sono comprato una targa di san marino! Perché ormai non è possibile girare. RIPETO E' UNO SCHIFO! E come me lo fanno tanti altri che con l'auto ci lavorano!
mikepz
17/01/2011 alle 13:19:26ha ragione artek! i limiti dovrebbero essere solo consigliati... sono forse incoscienti i tedeschi, che non hanno limiti in autostrada? no, semplicemente il loro stato non li tratta da idioti e loro guidano alla velocità consentita dal tracciato e dal meteo!
Riccardo
13/08/2010 alle 0:28:39Basta rompere il cazzo con ste' multe, il tutor di qua' i velox nascosti e sui giornali (ritirate 30 patenti) e solo per fare cassa e intimorire la gente alla guida!!! Avete rotto il cazzo anche voi che scrivete sti' schifo di articoli... Mettere in galera una persona per eccesso di velocità come negli USA??? Ma sieti pazzi??? Che cazzo vi fumate??? Fate prima a mettere i cecchini sull'autobahn con fucile e velox!!! Se volete che la gente non corra per strada costruite macchine che facciano i 130kmh... Costruire auto che fanno i 300kmh e' come dare un pistola carica in mano ad una persona e poi dirgli di non usarla... E' ovvio che prima o poi la userà!!! Non farti le canne xche' e' vietato intanto pero' io stato di merda ti vendo cartine a metraggio e Chilum per fumare!!! Ma smettetela con questi articoli ipocriti!!!
romolo
31/07/2010 alle 14:31:25liv81 ma vai a ca*re che proposta del cavolo riservere la 4?? corsia solo ai mezzi oltre i 2000 imparate ad andare piano entro i 130 e vedrete che non serve sta ca**ata . Chi ha i BWM o oltro super turbo power non è che è più figo e deve andare ai 400 km/h asd
bonifacio
27/01/2010 alle 12:59:24penso che i limiti di velocità debbano essere imposti solo per auto di un certo livello (piccola cilindrata) ma per una mercedes-audi-bmv e così via (alta cilindrata) a cosa servono se la sicurezza dell'auto riesce a superare la pericolosità della velocità?
liv81
11/08/2009 alle 22:54:05ma i limiti servono, ma devono essere variabilini secondo le auto.... io che ho una punto so che se vado a 150 sono pericoloso, ma se vado con una mercedes o bmw non lo sono.... per me dovrebbero riservare la quarta corsia (milano) ai solo i mezzi oltre i 2000 cc e alzare il limite a 150 km/h in tutte le autostrade.
gianluca
12/07/2009 alle 17:28:52I LIMITI NON SERVONO A NIENTE.. IN CITTA SONO D ACCORDO CHE BOSOGNA ANDARE O PIANO PERCHE CI SONO MILLE PERICOLI IN AGGUATO.. MA IN AUTOSTRDA DOVREBBERO TOGLIERLI... BISOGNA ESSERE DEGLI IBRANATI PER CAUSA INCIDENTI IN AUTOSTRADA... SOLO LIMITI CONSIGLIATI E NON IMPOSTI PER QUANTO MI RIGUARDA..
Artek
29/05/2008 alle 17:02:44Superare il limite del codice non significa necessariamente essere un incosciente. L'autore dell'articolo, che come tutti, e dico tutti, supera certamente i limiti del codice qualche volta, dovrebbe domandarsi: ma io sono cosciente quando lo supero? E gli altri no? Io sono meglio degli altri? Siamo tutti incoscienti? O sono i limiti che non tengono conto di tutto perchè dovrebbero essere limiti consigliati e non imposti? Meditate, gente, meditate. Tutti bravi a scagliare la prima pietra, ma io ho verificato personalmente che NESSUNO rispetta sempre i limiti. Vi sfido a dimostrare il contrario!