Fiat ha capito prima di altre case, probabilmente, che le vetture non possono avere un unico filo conduttore, ma devono essere in grado di soddisfare contemporaneamente diverse esigenze. E' il caso della Fiat 500, capace di accontentare sia coloro i quali erano ancora legati alla concezione di una vettura estremamente piccola pensata apposta per la città, sia coloro i quali non vogliono andare sotto un certo standard qualitativo e pretendono da un mezzo qualcosa in più, anche a costo di spendere mediamente qualche migliaia di euro di sovrapprezzo.

In questo senso la Fiat 500L ha proseguito questa tradizione, sottoponendo all'attenzione della clientela un mezzo che ha le caratteristiche qualitative della versione più piccola, ma in versione maxi.

Gianluca Italia, responsabile del marchio Fiat per l’area geografica EMEA (Europe, the Middle East and Africa): "In realtà fatico un po’ a definire la 500L un crossover, piuttosto che un MPV o una monovolume. Perché i fatti ci stanno dicendo che in Italia i clienti che entrano in concessionaria per provare questa vettura o per acquistarla sono persone che provengono da esperienze diverse: abbiamo una grandissima percentuale di clienti che prima guidavano una segmento C tradizionale, una Bravo piuttosto che analoghe vetture della concorrenza, e al tempo stesso abbiamo clienti che appartengono al segmento di pertinenza, quello delle monovolume compatte, oppure persone che possedevano un’auto di segmento B. Quindi il punto di forza di questa vettura è che effettivamente è molto trasversale, cioè in grado di soddisfare sia la voglia di distintività insita nel suo essere una 500 sia le esigenze di funzionalità, grazie al suo essere una compatta spaziosa a 360°".

Nuova Fiat 500L 2013: non chiamatelo suv

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