Lo sciopero benzinai sta paralizzando l'Italia in questa metà agosto. Anche perchè l'adesione alla mobilitazione si sta dimostrando particolarmente massiccia da parte dei distributori.
Secondo le stime di ieri, è del 92%, con punte del 95% in alcune grandi città come Roma, Milano, Firenze, Napoli, Bologna e Palermo, la percentuale di partecipazione allo sciopero dei distributori indetto da Faib Confesercenti, FegicaCisl e Figisc/Anisa Confcommercio.
Ricordiamo che lo sciopero iniziato la sera dell'11 dicembre terminerà solo alle 7 del 14 dicembre e alle 22 del 13 dicembre sulla rete autostradale. Ma va detto che sulla rete autostradale ci sono qualcosa come 450 impianti che assicurano il servizio.
"Si tratta di una risposta eccezionale soprattutto se si considerano le inaudite forme di minaccia e ricatto messe in atto diffusamente dalle compagnie petrolifere nei giorni scorsi e in queste ore stesse. Ma è anche la più ampia e convincente dimostrazione della drammaticità dello stato in cui versa una intera categoria di lavoratori a causa delle violazioni delle leggi di cui sono responsabili petrolieri e banche e della sottovalutazione che il Governo, in tutta evidenza, ha fatto della situazione", dicono i presidenti di Faib, Fegica e Anisa in una nota congiunta.
Intanto continuano le proteste: si è verificata pure una manifestazione di protesta davanti a Montecitorio a cui hanno aderito circa 1.500 gestori provenienti da tutta Italia.