Sciopero a metà quello dei benzinai che aderiscono allo stop nonostante l'incontro con il governo. La metà delle associazioni di categoria sono state convinte dai passi avanti fatti dal governo, l'altra metà no. E così si apre anche il tema della spaccatura all'interno dei benzinai, con Fegica Cisl e Faib Confesercenti che hanno deciso di confermare lo sciopero iniziato ieri sera alle 19. I benzinai appartenenti a questa categoria resteranno chiusi fino al weekend, alle 7 di venerdì prossimo.
Ma come detto c'è anche chi si è lasciato convincere dalle proposte del governo: è il caso di Figisc Confcommercio e Anisa che hanno deciso di non scioperare in seguito all'incontro con il governo che ieri ha incontrato le parti.
Queste le parole dei presidenti di Faib Confesercenti, Martino Landi, e Fegica Cisl, Roberto Di Vincenzo che non sono rimasti affatto soddisfatti dalle proposte del governo: “Il governo si è presentato alla riunione di oggi con la riproposizione di meri ‘intenti’; gli stessi che già in passato, pure contenuti in protocolli formali sottoscritti ai più alti livelli di responsabilità, non sono mai stati seguiti da atti legislativi concreti”.
Ma c'è anche chi è rimasto molto soddisfatto dalla politica del governo al punto di decidere di non scioperare. E' il caso di Luca Squeri di Figisc Confcommercio: “Abbiamo raggiunto l’accordo con il governo perché c’è stata una risposta concreta alle nostre richieste il governo ha individuato con chiarezza lo strumento, cioè il ddl stabilità”.
Importante l'abbattimento del pagamento con le carte di credito ovvero senza commissione per importi fino a 100 euro. Squeri l'ha definita “una conquista storica e quindi era doveroso accettare la proposta”.
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