Le perplessità sulle auto elettriche non sono solo dell'uomo della strada e del guidatore medio. In occasione della presentazione della Fiat 500 elettrica che avverrà il prossimo anno negli Stati Uniti, l'ad Sergio Marchionne ha espresso tutte le sue perplessità nei confronti di una tecnologia che al momento per tutta una serie di motivi non è ancora pronta a coniugare la risposta del mercato con i guadagni delle case automobilistiche.
Addirittura Marchionne ha spiegato come la Fiat, per ogni 500 elettrica venduta, perda qualcosa come 10mila dollari. Il motivo è che i costi di produzione sono ancora troppo alti, e che le città non sono ancora pronte a sostenere questo tipo di tecnologia. Manca la rete per i rifornimenti, senza considerare che non tutti sono pronti a spese alte come quelle necessarie per acquistare un'auto elettrica.
Insomma si sta cercando di forzare l'introduzione di un tipo di alimentazione che è certamente encomiabile dal punto di vista delle zero emissioni e dei zero consumi, ma che case automobilistiche e clienti, per motivi diversi, non sono ancora in grado di ammortizzare come dovuto.
Lo spiega bene Sergio Marchionne che lancia l'allarme: "Il prossimo anno lanceremo sul mercato nordamericano la Fiat 500 elettrica, ma non possiamo dimenticare alcuni dati di fondo: per ogni 500 elettrica venduta perderemo circa 10.000 dollari. Gli ostacoli tecnici da superare sono ancora tanti, dalla capacità della batteria ai tempi di ricarica, alla rete di rifornimento. Il mercato è quasi inesistente, la quota di vetture elettriche nel mondo non supererà il 5% del totale, neppure tra 10 anni. In Europa nei primi sei mesi dell'anno nonostante la presenza di forti incentivi sono state vendute poco più di 5.000 elettriche, di cui un centinaio in Italia".
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