Con la denominazione BlueMotion in casa Volkswagen si designano quelle automobili caratterizzate da un elevato rispetto per l’ambiente, che presentano soluzioni tecnologiche utili a ridurre le emissioni inquinanti ai minimi termini. A questa famiglia di progetti appartiene adesso anche la Passat, sia nella versione berlina che station wagon Variant.
La Passat Bluemotion punta innanzi tutto alla limitazione dei consumi, che parte proprio dalla linea della carrozzeria, a cui è stato conferito un profilo più affusolato diminuendo il CX, portato a 0,273 (la versione berlina standard ha un coefficiente di penetrazione di 0,280). Anche gli pneumatici “Conti Premium Contact” presentano un minore coefficiente di attrito perché lavorano a pressioni di gonfiaggio più elevate rispetto alle gomme regolari.
Solo guardando il motore però si scoprono le differenze più sostanziali rispetto alla versione standard. Si tratta del propulsore da 1,9 litri TDI che sviluppa la potenza di 105 cavalli e coppia massima da 250 Nm.
Incorpora un filtro antiparticolato, ha un regime del minimo ridotto a 730 rpm ed è interamente riassestato nella pressione di sovralimentazione, nella tempistica di iniezione e nella quota di ricircolo dei gas di scarico. La trasmissione è stata anch’essa adeguata: basata su un cambio manuale a cinque marce, presenta dei rapporti più stirati per i tre rapporti superiori.
Parlando di prestazioni, si rileva piacevolmente che non ci sono differenze in termini di accelerazione: 12,1 secondi da 0 a 100 Km/h per la berlina e 12,4 per la Variant. La velocità massima invece è addirittura migliorata di 5 Km/h: 193 Km/h la berlina e 190 la Variant. I consumi sono solo di 5,1 litri per cento chilometri nel ciclo misto, con le emissioni di CO2 limitate a 136 g/Km.
Spot Volkswagen Passat che promuove la sicurezza a 5 stelle
Backstage della realizzazione dello spot della Volkswagen Passat