Mancano poche ore allo scadere dell’ultimatum lanciato dal presidente degli Usa, Barack Obama, per l’accordo Fiat- Chrysler. E in giornata si attende il verdetto finale. Dopo la rottura nella notte dei negoziati tra il Tesoro Usa e 40 hedge found, titolari del 30% del debito della casa auto, le quattro grandi banche creditrici, che detengono il 70% del 6,9 miliardi di dollari di debito della casa auto si sono già accordate con il governo per rinunciare ai loro crediti in cambio di due miliardi complessivi, ma gli hedge funds no.
Nel frattempo, il governo americano ha messo sul piatto altri 250 milioni di dollari dando agli oltre 40 creditori riottosi la scadenza delle 18 locali per decidere. Ma molti fondi sono tornati al tavolo con diverse controproposte e il Tesoro ha deciso di estendere la scadenza alla nottata. Il tempo dell’accordo è slittao fino alla mezzanotte di Washington, le 6 di domani in Italia, poi si dovrà raggiungere un nuovo accordo con il 100% dei creditori ed evitare il Chapter 11, la protezione offerta dalla legislazione Usa contro i creditori, che dà l'avvio alle procedure fallimentare, che non significano la fine della società.
Il presidente Obama si è detto ottimista possibilità di salvare la Chrysler e su un accordo con la Fiat. “L'alleanza con Fiat, infatti, diventerebbe ancor di più rilevante per la Chrysler in quanto sarebbe il business plan su cui rimodellare le sue attività per emergere il prima possibile dalla bancarotta”.
Video: Fiat Chrysler- accordo con i sindacati